La fotografia industriale è un po’ come il pane per chi, come me, vive in una città, Brescia, a forte vocazione manifatturiera. Il contesto nel quale sono cresciuto, nel quale lavoro e dove ho il mio studio fotografico, ha certamente favorito l’approccio a questo tipo di fotografia, che comunque è sempre stata per me una sfida affascinante. La fotografia industriale è un mondo complesso, dove sono necessarie più doti: non basta avere il classico buon occhio, serve tecnica, precisione, attrezzature dedicate e una capacità di relazione con il cliente particolare, perché quello che si va a fare è dare valore al suo più grande bene, cioè la sua azienda e i suoi prodotti.

Fotografie in azienda. Una delle difficoltà, ma anche degli aspetti più interessanti della fotografia industriale è che spesso i servizi devono essere fatti in azienda. Per fotografare cicli industriali, macchine in movimentazione e magari la stessa sede aziendale serve, quindi, saper creare un set in loco. Ed è qui che si vede la capacità del fotografo di gestire contesto, luci, e organizzazione, visto che spesso i set possono rimanere allestiti per giorni e anche settimane, in base al lavoro. Grazie all’esperienza di anni, oggi creare un set è per me la normalità, ma una normalità sempre affascinante, perché ogni contesto richiede attenzione e misure particolari. Ma grazie al team con cui lavoro e alle attrezzature che ho a disposizione, il lavoro viene sempre svolto al massimo della professionalità.

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Fotografie still life.  Anche per le singole immagini dei prodotti non si può improvvisare nella fotografia industriale. I prodotti in questo campo, infatti, possono essere giganteschi, come le cabine  elettriche, di medie dimensioni, come le casse audio professionali o piccolissimi come oggetti per la subacquea. Attenzione al dettaglio e precisione sono alla base delle fotografia industriale in still life, oltre, nel mio caso, alla possibilità di ospitare nel mio studio di Montirone in provincia di Brescia, anche oggetti di grandi dimensioni. Grazie all’ingresso carraio, che permette manovre di carico-scarico ai camion, il cliente ha la possibilità di trasportare macchinari e prodotti molto pesanti all’interno dello studio, affinché io possa poi disporli e organizzare al meglio il servizio.

Rapporto con il cliente. Altro aspetto fondamentale che richiede la fotografia  industriale, oltre alla tecnica e alle attrezzature, è la capacità di entrare in empatia sia con il cliente, sia con i tecnici che lavorano per lui. Sarà infatti il tecnico a mostrare cosa va messo in risalto, qual è davvero la peculiarità di un prodotto; sarà il tecnico a mettere in azione un macchinario da fotografare e a darti indicazioni sul suo funzionamento.  Per questo, prima di iniziare un lavoro, fondamentali sono per me non solo il sopralluogo dell’ambiente di lavoro, ma anche il colloquio con il cliente e con chi lavora con lui, per capire ed entrare davvero in sintonia con le sue esigenze e le sue ambizioni.

Cambiamento del settore. L’esigenza di competere su mercati internazionali ha dato sempre più valore alla capacità di comunicare i propri prodotti anche Oltreoceano. Dall’estetica agli aspetti tecnici, la fotografia industriale deve saper cogliere ogni particolare ed essere declinata sui diversi supporti. Oltre ai cataloghi, oggi le vere vetrine dei prodotti sono gli online shop,  che mostrano il lavoro del fotografo in tutta la sua essenza: lì solo l’immagine parla per il prodotto e per questo deve colpire e affondare, in senso buono, cioè portare alla richiesta di informazioni e acquisto. Essendo quindi un mondo complesso e competitivo il consiglio che posso dare alle aziende è quello di affidarsi ad un vero professionista, che sia in grado di cogliere in voi e nei vostri prodotti l’essenza di quello che davvero volete comunicare.